Discorso naturale di Ulisse Aldrovandi. Nel quale si tratta in generale del suo Museo, e delle fatiche da lui usate per raunare de varie parti del mondo, quasi in un Theatro di Natura tutte le cose sublunari, come piante, animali et altre cose minerali. Et parimente vi s' insegna come si de' venir nella certa et necessaria cognitione d'alcuni medicamenti incerti et dubbij, ad utilità grandissima non solo de' medici, ma d'ogni altro studioso. All'Ill.mo et Ecc.mo S.or Giacomo Boncompagni castellano di S. Angelo.
 

stò la sua verace et certa sentenza circa questi/principii, da quali tutte le cose create hanno la sua origine. Però, prudentemente, secondo l'ordine della natura, havendo parlato de principii, era bisogno havere parlamento certo et demonstartivo delle cose principiate, delle quali se ne trovano due differenze: altre sono corpi semplici, altri sono corpi composti et misti -et, perché, fra questi corpi semplici, alcuni erano incorruttibili secondo il tutto et in ogni parte loro eterni, de quali dottamente ne parlò ne primi due libri del Cielo, sì come de quelli ch'erano veramente cause superiori delle cose generate in questo inferior' mondo, sendo che dalli superiori cieli ogni vertù in questo hemisphero si è diffusa et sparsa -degl'altri secondi generi de corpi semplici, eterni secondo il tutto, ma corruttibili et generabili secondo la parte loro, che non è altro che li quattro elementi, de quali ne parlò nel terzo et quarto del Cielo, sì come nel libro della Generatione et corrutione fece mentione della natura loro, et sì come un'elemento nell'altro si transmuta et genera, come la terra nell'acqua et l'aria nel fuoco. Et, perché da questi elementi et corpi semplici concorrevano e corpi celesti alla generatione di queste cose inferiori, come cagioni universali, generandosi del continuo infiniti corpi misti, siano perfet


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