Discorso naturale di Ulisse Aldrovandi. Nel quale si tratta in generale del suo Museo, e delle fatiche da lui usate per raunare de varie parti del mondo, quasi in un Theatro di Natura tutte le cose sublunari, come piante, animali et altre cose minerali. Et parimente vi s' insegna come si de' venir nella certa et necessaria cognitione d'alcuni medicamenti incerti et dubbij, ad utilità grandissima non solo de' medici, ma d'ogni altro studioso. All'Ill.mo et Ecc.mo S.or Giacomo Boncompagni castellano di S. Angelo.
 

ganizati/ delle piante, dovriano trattarsi nell'ultima parte della philosophia naturale. Nondimeno, perché la cognitione delle piante era la più difficile de tutte le parti de philosophia de misti perfetti, però ragionevolmente, accomodandosi el Philosopho alla debolezza dell'ingegno nostro, nell'ultima parte de philosophia ne descrive l'historia. Et la causa manifesta si vede, percioché dagl'animali sono pigliate molte parti e sono attribuite alle piante per transaltione et metaforicamente, che di sua natura et principalmente si attribuiscono a gl'animali, sì come, per l'esempio, le vene, arterie, nervi, medolla, cuore, bocca, fibre, l'un e l'altro sesso di maschio et femina. (Maravigliarassi alcuno come gl'antichi philosophi dessero alle piante l'uno e l'altro sesso, sì come in molte si vede, come nel Pistachio- per sentenza del Palladio- si truova l'uno e l'altro sesso, et parimente nella felce, cisto, peonia, nel poligano, mandragora, larice, abete e palma e molte altre. Et la causa s'adduce perché molti dicono che gli maschi non fano frutti, ma che, però, approssimate alle femine piante, sono causa che più facilmente fruttifichino in abondanza. Dice Theophrasto che gl'arbori maschi facilmente si conoscono dalle femine, per havere una materia nodosa e dura -per il contrario è nelle femine, che sono senza nodi et hanno la lor materia molle. Et, ancora, vi sono molt'altre differenze fra l'uno e l'altro sesso nelle piante, quai diffusamente ne habbiamo trattato nei nostri methodi universali, che hora non occorre a dire altro.) Hora, tornando al proposito nostro, dico che quelle parti da me dette, come medolla, nervi et l'uno e l'altro sesso per sé- come dicono i philosophi- sono assignate a gl'animali, né senza la cognitione di essi si possono perfettamente sapere. Là onde si vede che non senza ragione nell'ultima parte volse il Philosopho trattare, per essere tanto difficil parte de filosofia naturale, l'historia delle piante -et questo suo ordine, da me lungamente detto, lo mostra l'istesso nel prohemio de suoi libri Meteorologici. Non mi par fuor di proposito al presente mostrarLe come, dopo alcuni progressi de miei studi, per volontà divina io sia stato chiamato alla contemplatione di questa nobilissima philosophia de misti perfetti, ultimamente trattata dal Philosopho come difficilissima parte. Gli studi. Che cos'è la vera filosofia. Essendo io spinto dal desiderio insin dalla mia prima età di sapere


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