tutto alla cognitione della philosophia et/ medicina et, conoscendo che la vera philosophia sublunare non era altro che la vera cognitione de misti perfetti et imperfetti, così animati come inanimati, obietti continui de sensi nostri, però con tutte le mie forze, studiato ch'ebbi tutta la philosophia universale, cominciai a considerare la natura e differenze, tanto esteriori come interiori, di ciascuna cosa naturale, sapendo che quest'era la vera philosophia: il conoscere apertamente la generatione, temperatura, natura et facultà di ciascuna cosa per mezo della esperientia, sendomi noto- per testimonio di Aristotele nel secondo libro della Posteriora- che dalle esperienze nascono le memorie, dalle memorie gl'universali, quai sono principii delle arti e delle scientie, senza le quali gl'universali restano figmento solo dell'intelletto nudo, essendo noto a ciascuno non portarsi al nostro intelletto cosa alcuna- sì come testifica il Philosopho nostro- senza li sensi esteriori, da quali sono indutte. Modo usato per le ricerche naturalistiche: escursioni e raccolte degli esemplari, loro esame esterno-interno (anatomia) -, collezione nel museo (in natura e in rappresentazioni pittoriche dal vero). Cursus accademico: dalla lettura di logica alla cattedra di filosofia naturale. Chiara cosa è che questa filosofia naturale delle cose inanimate, come terre, pietre, gemme, marmi, sassi, metalli et altri misti, che non solo nelle viscere della terra, ma ancora nella sua superficie, se ritrovano, non si puol conoscere senza le varie peregrinationi./
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