Discorso naturale di Ulisse Aldrovandi. Nel quale si tratta in generale del suo Museo, e delle fatiche da lui usate per raunare de varie parti del mondo, quasi in un Theatro di Natura tutte le cose sublunari, come piante, animali et altre cose minerali. Et parimente vi s' insegna come si de' venir nella certa et necessaria cognitione d'alcuni medicamenti incerti et dubbij, ad utilità grandissima non solo de' medici, ma d'ogni altro studioso. All'Ill.mo et Ecc.mo S.or Giacomo Boncompagni castellano di S. Angelo.
 

lenti, che sono la / summa di 480 mila scudi d'oro. Se hoggi vivese Alessandro si maravigliarebbe che, fra tante e tante opere preclare che fece, che d'alcuna non habbi acquistato maggiore gloria che di quella de libri degli animali composta. Et, ancorchè Alessandro vincesse il mondo, soggiogasse ampissimi regni, edificasse molte città, il suo regno poi in molte parti fu diviso dopo la sua morte et venne in potestà di romani, et le città da lui edificate parte destrutte furono, parte mutate de loro nomi et habitate da barbari, di modo che hoggidì non si conosce il suo conditore, il suo signore et padrone che la fece edificate -et molti scrittori che di suoi fatti et gesti scrissero sono andati in niente et non vi è restata memoria fra tanti, apena uno o due degl'ultimi scrittori. Ma la memoria degli animali, descritta a nome di Alessandro Magno da Aristotile, è stata conservata già più di mille et novecento anni insin' adhora et si conserverà (piacendo a Dio) sin' alla fine del mondo, essendo sempre stata in prezzo appresso tutti gli dotti, con gran' gloria et honore d'Alessandro et d'Aristotile. Et non solo maggiore gloria di questa liberalità di Alessandro verso Aristotile è venuta, ma molto


  503 b 509 a       Carta 509 b       510 a 559 a     Vai a:  

 

Indietro