ta / in un gran' volume. Fra quali primieramente sono alcuni pesci di mare, chiamati pelagii, cioè marini, che stanno nell'alto mare, fuggendo i liti marini, sì come sono le lamie, pastinache, detti bruchi a Roma, scorpioni, congri et erithrini, chiamati fragolini a Roma. Sono di poi gli littorali, cioè quelli che stanno nel lito del mare, che si nutriscono d'escrementi et sporcicie di mare, sì come sono li scarafaggi, borboni, dragoni marini, pesce prete, chiamato uranoscopos, cioè risguardante al cielo. Séguita il terzo genere de sassatili e petrei, che si nodriscono di buoni cibi et herbette et se ne stanno presso a sassi, la cui carne è saluberrima, sì come sono le perche, tordi, pesce donzella, scaro et merla. Altri pesci si chiamano cartilaginei, quali non hanno squame, ma hanno la coteca aspera et spina cartilaginea. Et di questi alcuni sono di piana figura et che per la sua larghezza facilmente nuotano -de quali alcuni son spinosi et asperi, sì come la raia clavata -altri leni, come la torpedine, dtta occhiasella, pastinaca et aquila, che in Roma si chiama aquilone -altri sono mezani fra piani et lunghi, sì come la rana piscatrice, detta martino pescatore, et la squatina, detta squadro.Veniamo al terzo genere di cartilaginei oblonghi, chiamati galeodi, et mustelligene per imitare la natura delle donnole, le quali hanno cinque branche discoperte in amendua e lati -fra quali si ne ritrovano alcuni spinosi, altri non spinosi, altri che vengono alla grandezza di ceto, sì come la lamia et la malta. Succedono a questi gli squamosi, de quali alcuni hanno l'ale et volano sopra l'acque, sì come il cevalo alato. Et, fra questi squa
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