Discorso naturale di Ulisse Aldrovandi. Nel quale si tratta in generale del suo Museo, e delle fatiche da lui usate per raunare de varie parti del mondo, quasi in un Theatro di Natura tutte le cose sublunari, come piante, animali et altre cose minerali. Et parimente vi s' insegna come si de' venir nella certa et necessaria cognitione d'alcuni medicamenti incerti et dubbij, ad utilità grandissima non solo de' medici, ma d'ogni altro studioso. All'Ill.mo et Ecc.mo S.or Giacomo Boncompagni castellano di S. Angelo.
 

Oltra il fuoco si vede apertamente nell'aria alcuna volta generarsi animali, sì come alcune sorti di rane chiamate da Plinio diopetes. Hor veniamo a gl'insetti che si generano nell'acqua, de quali se ne ritrovano tante varietà. Primieramente alcune si generano nel mare, sì come sono molte specie di sanguettole, pulici, pedocchi, tavani, hippocampi et simili. Parimente ne stagni del mare se ritruovano tignuole, molte sorte di lumbrici. Se noi verremo all'acque dolci, sì come si vede ne fiumi, squille, cicade simile alle terrestri, sanguettole, scrofole, scaraffacci. Che dirò delle paludi, dove si ne vedono di tante sorti, sì come vermi et lumbrici di molte specie, fra quali si vede la setola, verme sottile a guisa d'un' capello. Appresso di questo si vede negli laghi, ne fonti freddissimi, alcuna sorte di vermi et di sanguettole. Ne torrenti se ne vedono molti altri -ancora nelle cisterne e pozzi.


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