Discorso naturale di Ulisse Aldrovandi. Nel quale si tratta in generale del suo Museo, e delle fatiche da lui usate per raunare de varie parti del mondo, quasi in un Theatro di Natura tutte le cose sublunari, come piante, animali et altre cose minerali. Et parimente vi s' insegna come si de' venir nella certa et necessaria cognitione d'alcuni medicamenti incerti et dubbij, ad utilità grandissima non solo de' medici, ma d'ogni altro studioso. All'Ill.mo et Ecc.mo S.or Giacomo Boncompagni castellano di S. Angelo.
 

mai / quadrupedi, ovipari et vivipari, o sia animali ch'abbino l'unghia fessa in due parti, overo habbino piedi divisi in più dita, overo habbino l'unghia solida. Et, non solo in generale si vede nascere in simili animali, ma in alcune determinate parti loro generarsi di putredine, sì come gli ricini, chiamati crotoni, overo zecche, et simili altri sporchi animali. Se noi consideraremo la gran' varietà de questi insetti che nascono in varie piante, de quli ne habbiamo depinte tante ne nostri libri, descrittane ancora la loro historia in un gran' volume certo è cosa questa da non credere. Fra questi insetti da me detti alcuni si generano negli alberi, altri ne fruttici, altri ne sottofruttici, altri nell'herbe, o biade siano o herbe da magnare. Fra queste biade si vede nel frumento, horgio, farro, nascere certe tignuole, chiamate curculiones -ne legumi similmente si vedono de tant'altre sorti, sì come nella fava il mydas, vermetto la quale bestiola chiama Pythagora melanuram, anchora che questo nome significa un asorte di pesce sassatile, che hanno la coda machiata di nero, è una serpe (?), onde Pytagora come cosa sacra comandava (?) melanuram ne tegnole, forse per il sporio animale che nasce in questa fava. Et [si vede nascere certe tignuole] nell'herbe propriamente dette, sì come nella radice della pimpinella, nella cui radice si generano certi grani, de quali se fa il colore cremisino -quai grani, putrefatti, generano alcuni vermetti alati, sì come, ancora, nel cocco chiamato grana, nel qual si genera simili zenzalette. Che dirò delle pere, nespole e tant'altri frutti, sì come, ancora, /


  503 b 519 b       Carta 520 a       520 b 559 a     Vai a:  

 

Indietro