Discorso naturale di Ulisse Aldrovandi. Nel quale si tratta in generale del suo Museo, e delle fatiche da lui usate per raunare de varie parti del mondo, quasi in un Theatro di Natura tutte le cose sublunari, come piante, animali et altre cose minerali. Et parimente vi s' insegna come si de' venir nella certa et necessaria cognitione d'alcuni medicamenti incerti et dubbij, ad utilità grandissima non solo de' medici, ma d'ogni altro studioso. All'Ill.mo et Ecc.mo S.or Giacomo Boncompagni castellano di S. Angelo.
 

Là onde spesse volte questo intraviene a noi altri. Però, a provedere a questi errori, sì come più volte ho dimostrato nel collegio nostro de philosophia e medicina, tre cose ci vorrebbono a constituire la vera pharmaceutica, per fugire questi errori e inganni.Prima. Speciali intelligenti, acciò potessero bene aprire gl'occhi, così nel comprare et servirsi di questi aromati, et parimente havere l'arte vera del comporre varii anthidoti et composti ch'oggidì s'usano da medici.La seconda causa non è de menore importanza della prima, anzi più: che siano huomini dabene et di bona conscienza, percioché, quantunque i protomedici siano soprastanti alle compositioni et gl'avertiscano in ogni minima cosa, nondimeno, se vogliono usare malitie, possono da altro tempo aggiongere a quel composto et antidoto, fatto alla presenza del protomedico, che era già spedito, et in parte venduto, aggiongere, dico, al medesmo antidoto gli semplici deterrimi et adulterati, ch'hanno ascosto in qualche loro luogho, preparando e acresciendo la medesima compositione. Siché è manifesto, se saranno huomini di buoni costumi et ch'habbiano il timore di Dio avanti gl'occhi, havranno a cura la vita degl'huomini come cosa preciosissima, posponendo ogni guadagno loro, il quale de tristi è il principale scopo. Et di queste fraudi et inganni de semplici e


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