Antonio Musa, il quale s'acquistò / tanta laude usando solo gli semplici, et la causa perché fu condotto a Roma per medico fu per malathia di sciatica che l'imperatore Augusto hebbe in un' ginocchio, quale guarì per rimedio de semplici usati. Per il che, in remuneratione di così gran' benefitio, gli romani fecero una statua di porfido et la posero in campo Marzo et volsero che potessere godere gli privilegii de cittadini romani, et s'acquistò gran' nome di philosopho et medico celeberrimo.Sul come condursi nel curare gli infermi.Onde mi pare che molti medici al tempo nostro siano degni di riprensione, che in ogni minimo male usano varii rimedii. De quali medici spesso se ne trovano alcuni che non conoscono una minima parte de semplici che in quei composti entrano. O infelici ammalati, quanti ne muoiono per questi errori da loro commessi? Ma la terra, sua fautrice, cuopre gli loro delitti et solamente al medico pare che in questo mondo, come testifica Plinio, sia leccito ammazzare l'huomo senza essere castigato -ma appresso il Signore Dio ne renderà conto nel giorno del gran' giudicio universale. Se hoggi si usasse et osservasse la legge che lungo tempo fu tra gothi sariano molto più avertiti nel medicare: cioè che il medico et l'infermo facessero tra loro patti, quello di medicare, e questo di pagare et sodisfare -et, se per sorte il medico non lo guariva medicandolo, havendogli promesso, comandava la legge, in simil caso, che il medico perdesse le sue fatiche et anco che pagasse le medicine che fussero tolte nelle speciarie. Io Vi prometto, Ill.mo Signor mio, che se questa legge si osservasse hoggi appresso a medici, che più attentamente si portariano in quello che hanno da fare et, sopra tutte l'altre cose, cercariano d'acquistare la perfetta cognitione de semplici sicuri et certi, per potere introdurre la sanità ne subietti humani -ma, perché non sono sotto questa legge, ma solo si fanno ben' pagare, guarisca l'infermo o no, et, se guarisce l'amalato, vogliono per loro la gloria, et, caso che no, gettano la colpa sopra le spalle del povero infermo./
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