Discorso naturale di Ulisse Aldrovandi. Nel quale si tratta in generale del suo Museo, e delle fatiche da lui usate per raunare de varie parti del mondo, quasi in un Theatro di Natura tutte le cose sublunari, come piante, animali et altre cose minerali. Et parimente vi s' insegna come si de' venir nella certa et necessaria cognitione d'alcuni medicamenti incerti et dubbij, ad utilità grandissima non solo de' medici, ma d'ogni altro studioso. All'Ill.mo et Ecc.mo S.or Giacomo Boncompagni castellano di S. Angelo.
 

phrasto / nella sua Historia delle piante, rendendo ivi la ragione perché nel monte Olimpo et Cilleno si vede tante diversità di piante. Il che da altro non nasce se non dal luogho inculto, nel quale la natura dal grembo della terra partorisce tante varietà per non essere impedita da alcuni il culto, come si vede in luoghi piani et campestri, ne quali del continuo sono estirpate l'herbe che spontaneamente sono prodotte, acciò non levino il nutrimento alle coltivate. Ma negli altissimi monti si lasciano nel suo essere, sendo ivi sol pascolo degl'animali, così gregali, come pecore, capre, cavalli et altri armenti domestici, oltre gli selvatici animali, che ancora essi vogliono la sua parte. Sggiongendovi appresso, per seconda causa, la grandezza del sito, ritrovandosi ivi luoghi freddissimi, altri men freddi, altri temperati, altri tiepidi, altri che risguardano l'occidente, altri oriente, altri settentrione, altri mezo giorno. Però delle piante altre si dilettano d'un' luogo, altre d'un' altro, onde alcune se ne stanno nelle caverne, altre amano i fonti, altre i luoghi aridi, altre humidi, altre gli uliginosi, altre se ritrovano nelle sommità dell'alpe, come la genziana, che si gode stando ne luoghi nivosi allegramente.


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