Discorso naturale di Ulisse Aldrovandi. Nel quale si tratta in generale del suo Museo, e delle fatiche da lui usate per raunare de varie parti del mondo, quasi in un Theatro di Natura tutte le cose sublunari, come piante, animali et altre cose minerali. Et parimente vi s' insegna come si de' venir nella certa et necessaria cognitione d'alcuni medicamenti incerti et dubbij, ad utilità grandissima non solo de' medici, ma d'ogni altro studioso. All'Ill.mo et Ecc.mo S.or Giacomo Boncompagni castellano di S. Angelo.
 

si sa per le sacre lettere, per spirito / divino infuso, conobbe tutte le piante et animali et a quegl'impose li suoi proprii nomi, sì come habbiamo nel Genesi.Et non solo vediamo l'huomo dovere havere questa cognitione de queste cose, ma gl'animali irrationali, per un' certo istinto naturale guidati alla conservatione del proprio individuo, veggiamo apertamente che, havendo qualche infirmità, subito sono condotti dalla sua natura a rimedio di qualche pianta, sì come molti esempii a questo proposito potrei addurre. Vedemo l'orso, subito ferito,col muscho, terrestre herba, consolida la ferita, applicando a quella -li draconi si purgano con la lattuca salvatica -la donnola, havendo da combattere contra il serpente, si prepara et arma in luoghi d'antidoti di foglie di ruta et così valorosamente si defende contra gli serpenti -la panthera, sendo avvenenata, subito con l'escremento humano s'aiuta, cercandolo come suo alessipharmaco.Parimente gl'uccelli, sì come, per esempio, li corvi, le nonacchie, perdici, colombi, tordi, ch'ogn'anno si purgano con foglie di lauro -le galline et tortorelle, rondonelle usano l'herba murale, detta vitriolo. La rondinella, la celidonia ad opra alla caligine delli tenebrosi occhi suoi, sì come gli serpenti del finocchio si servono per medicina sicura alla lor debbol


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