Discorso naturale di Ulisse Aldrovandi. Nel quale si tratta in generale del suo Museo, e delle fatiche da lui usate per raunare de varie parti del mondo, quasi in un Theatro di Natura tutte le cose sublunari, come piante, animali et altre cose minerali. Et parimente vi s' insegna come si de' venir nella certa et necessaria cognitione d'alcuni medicamenti incerti et dubbij, ad utilità grandissima non solo de' medici, ma d'ogni altro studioso. All'Ill.mo et Ecc.mo S.or Giacomo Boncompagni castellano di S. Angelo.
 

Dove lascierò molti spagnoli honorati e d'altre nationi, che, oltre gli gesti dell'Indie memorabili in guerre, di molte piante come di cose rare e divine hanno scritto, inserendole come gioie ne suoi libri, sì come Odoardo Barbosa, Antonio Pigafetta vicentino, Gioanne Leone, Gonzalo Oviedo Fernando, Ludovico Bartemma, Nicolò di Conti, Pietro de Cieca, Francesco Lopes et infiniti altri, de quali sono alcuni giesuiti.Aggiongiamo appresso gl'indiani, quantunque indotti, et massime nella gran' città del Temistan, cercano dì e notte di conoscere piante per la cura de mali, ne quali adoprano sì come la nicotiana, overo tabacco dell'Indie, chiamata herba regina, che tante et divine facultà ha in varii et diversi mali, chiamata da altri popoli pritum.Che dirò io de popoli settentrionali et massime de quelli che sono sotto il polo aretico et ustrogotti et danni, che si dilettano di conoscere piante, de quali ne parla assai Olao Magno gotto, arcivescovo upsolense, nelle sue Historie.Non è da tacere li pittori ch'hanno illustrata questa cognitione, per havere depinte molte piante, che è impresa difficillima, per la tanta varietà di colori che si ritrovano nelle piante, non solo nelle foglie, ma ancora ne i fiori, frutti e semi. Parimente, ancora, si vede questa varietà di colori negl'animali terrestri, acquatili et aerii -onde


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