Discorso naturale di Ulisse Aldrovandi. Nel quale si tratta in generale del suo Museo, e delle fatiche da lui usate per raunare de varie parti del mondo, quasi in un Theatro di Natura tutte le cose sublunari, come piante, animali et altre cose minerali. Et parimente vi s' insegna come si de' venir nella certa et necessaria cognitione d'alcuni medicamenti incerti et dubbij, ad utilità grandissima non solo de' medici, ma d'ogni altro studioso. All'Ill.mo et Ecc.mo S.or Giacomo Boncompagni castellano di S. Angelo.
 

si vede che eccellenti in questa sorte di / pittura sono molto lodati. Vediamo noi per la pittura delle piante ancora vivere per fama Cratino, il quale con sue proprie mani depingeva le piante.Et, in verità, non si puol' fare più bella impresa, per venire in cognitione di queste piante et animali diversi, che depingerli vivamente, accioché per quei potiamo venire nella vera cognitione di essi. Volesse Iddio che Aristotele, Theophrasto, Dioscoride, Plinio et tanti altri scrittori antichi celebri havessero depinto in queste historie questa varietà di piante et animali, ché, invero, non penaressemo ad intendere molte cose. Sappiamo al certo, secondo che dicono ancora gli scrittori, che le pitture sono e libri degl'idioti et ignoranti, però, non senza cagione, quei antichi romani, et parimente gli greci, instruivano i loro figliuoli nella pittura, accioché potessero, con l'occasione, tutte le cose degne di memoria et rare, ritrovandosi in lontani paesi, delinearle e pingerle, accioché, ritornati alle loro patrie, potessero mostrarle e communicarle ad altri, et, parimente, esse haverne et goderne il frutto.Habbiamo per l'historie che Cuax, re degl'arabi, depinse egli stesso un' libro de straniere piante et lo mandò a donare a Nerone imperatore per un' presente sopra modo honorevole. Che dirò de Dionisio, di Metrodoro, antichissimi philosophi, che di queste pitture naturali sopra modo si dilettorno? Non voglio già tacere me stes


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