Discorso naturale di Ulisse Aldrovandi. Nel quale si tratta in generale del suo Museo, e delle fatiche da lui usate per raunare de varie parti del mondo, quasi in un Theatro di Natura tutte le cose sublunari, come piante, animali et altre cose minerali. Et parimente vi s' insegna come si de' venir nella certa et necessaria cognitione d'alcuni medicamenti incerti et dubbij, ad utilità grandissima non solo de' medici, ma d'ogni altro studioso. All'Ill.mo et Ecc.mo S.or Giacomo Boncompagni castellano di S. Angelo.
 

Ecco, Ill.mo et Eccell.mo S.or mio, il discorso vario delle cose naturali, che nella mia Gli ho promesso mandarLe, il qual'altro non contiene che l'utilità grande che nasce al mondo dalla cognitione di questa philosophia naturale de misti sublunari, et parimente abbraccia la vera via et modo per il quale se viene in cognitione di quella. Però prego Lei et supplico, quanto più posso e devo, che si degni per Suo diporto et passatempo leggerlo, sapendo quanto si diletti di questi e d'ogn'altri studii giocundissimi, quai sono la vera perfettione dell'intelletto nostro -là onde spero che forse da quello ne piglierà qualche diletto, rinchiudendosi in esso in generale tanta sensibile cognitione de misti perfetti, che tutto'l giorno habbiamo avanti gl'occhi, degni da essere intesi da tutti gli studiosi, delle cose naturali, quali per la maggior' parte si vedono raunate et poste innanzi a gl'occhi, non solo realmente, ma anchora in pittura, al vivo ritratte,


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