1571-10-31 - Di Verona all'ultimo Otubre 1571.
 

Et in ogni conto renderovi la pariglia cum grossa usura. La prego farmi raccomandato al gentilissimo signor Excellente dotor messer Marchantonio vostro e messer Aniballe nobille et generoso, et per Dio tanto m'avete innamorato che sarò sforzato presto venirvi a vedere et goder; fra tanto amatime et comandatemi che son devotissimo vivo et morto sempre cordialle et servitor. Idio vi prosperi et conservi.
Di Verona all'ultimo Otubre 1571.

Servitor cordialle sempre della Vostra Eccellentia
Francesco Calzolari spicial a la Campana.


Come abi vostro aviso mandarò poi le cose petrificate a Mantova, et cusi starò expectandovi.
Mostrate le fedi fatemi dell'eser stato qui da mi, ma bisogna refarle cum la sotoscrition del vostro nome et sigillo, et anche nominar come sarà quatro sei cose le più signalate di aver viste. Et poi in genere tante altre male nominate, sia amomo, costo, aspalato, cinamomo, felio, lapis lazuli, lapis armenum et similia. Queste sarà quelle darà eterna memoria al vostro Calzolari, et vi portarà grande obligo in vita sua, et cusì nominar nella Epistola che andarà stampata nel secondo tomo del signor Mathiolli, et presto. Qual cose aspeto cum vostra bona gratia; vi mando una del signor Jacomo Moschaia, qualle ha voluto trar via per non avervi potuto vedere et godere" (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, III, cc. 52r.-53r.; CERMENATI 1908, pp. 119-120.

  52 a 52 b       Carta 53 a          Vai a:  

 

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