1571-11-20 - Di Verona, ali 20 Novembre 1571.
 

Non avendo apresso di mi che la più bella cosa che si mi sia li amici fedeli, cari et honesti. Sì che, dolcissimo mio signor honorando, avisatemi di voi et fatemi raccomandato a l'Eccellente signor Marcantonio et messer Anniballe, vi prego, aspetando da tuti per gratitudine una letera per cadauno. Poi aspeterò, come vi ho scritto per dar principio al mio libreto delle fedi che mi ho da far far a quanti capita qui da mi, una sotoscription vostra et che nomina parte delle cose rare viste da mi, et cum la sotoscription et sigillo mio questo principio abia dell'onorato et del grave.
Pur dui zorni fa è venuto a mi da Milano uno gentilomo per tiriaca per un Senator di Milano, et ne ha piliata per 16 scudi d'oro cum olio di scorpione, cusì l'ho fato signar justo l'aviso et ordine della Vostra Eccellentia, et così farò sempre.
So che per cortesia vostra non manchareti di farmi la vostra epistolla compitissima et far mention di tute le mie cose rare, metendo costo, amomo, aspalato, folio et balsamo, tera lemnia per quanto alla Vostra Eccellentia parerà, che so quanto mi sarà cara perché sarà rara, et qui starà il siggillo della nostra amicicia.
Et cum bona fede me ne resto facendo fine, et a quella cum tuto il core mi raccomando et offerischo cordialmente. Ben ricordovi del mandarmi del talcho d'orro, piu la polle, et qualche altra cosa che'l mio studio possa aver memoria di lei, sapendo ora quel che (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, III, cc. 54r.-55r.; CERMENATI 1908, pp. 121-122.

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