1571-09-09 - Di Adri li 9 Settembre 1571.
 

speranza nella gratia del Signor Iddio che sì come per il passato, anco per l'avvenire mi soccorerà. Farò quanto potrò acciò Annibale non ritorni vuoto di qualche aiuto, ma serà pochissimo rispeto al suo disegno et mio desiderio, ma non per ciò restarà che quanto prima io possa nol soccori anco, et prego la Maestà di Dio che mi dia occasione et potere di far conoscere a V.S. quanto obligo gli tengo, et quanto desidero servirla. Et ciò serà come quella si degni arivar sin qui o per sua strada per Venetia occorendogli andare, overo pur a posta per venir a riconoscer la sua casa et me suo servitore. Sto ben io con buono animo di venir prima da lei, ma come gli ho detto le varie et infinite occupationi mi tengono. Non mi affaticarò più in raccomandargli Annibale, qual tanto ama et adora V.S., vedendolo così caro per sua gratia a lei, ma solo la pregarò come con tutto il cor faccio a tenerlo in essercitio nelle sue profonde et degne opere, perché così osservando convien a forza far qualche buon profito. Con che per non mi occorer altro per hora dirgli, gli bacio le mani et mi raccomando. Di Adri li 9 Settembre 1571.

Di V.S. servitore
Antonio Guarnieri

Se a questi gioveni bastarano l'animo di portar o mandar a V.S. sani /// gambari di //// (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, IV, cc. 372r.-373r.

  372 a 372 a       Carta 372 b       373 a 373 a     Vai a:  

 

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