Molto Magnifico et Eccellente Signor mio osservandissimo.
Non prima ho risposto alla hiumanissima lettera di V.S. come quello che speravo che dalle semenze seminate mi nascesse qualched'una di quelle piante che ella mi ricerca, essendomene morte tutte le vecchie parte per il grande et longo freddo dell'inverno passato, parte per la molta licentia, per non dir scortesia, de chi frequenta il mio giardino. Ma perché vedo ch'anche le semenze tardano a nascer, o come più credo non vogliono altrimente più nascer, forsi per esser state seminate troppo per tempo et poi sopragionte da novo freddo, non ho voluto differir più in longo la risposta pregandola d'accettar l'affetto invece del effetto, con tenermi in sua gratia et commandarmi qualche cosa dove io possa meglio supplir che in questa. Mi sarà di gran favor se V.S. mi salutarà gl'eccellentissimi signori il Pendaso et Sigonio, et li bacio la mano. Dall'horto medicinale di Padova a 24 di Maggio nel 1573.
Di V.S. Eccellentissima Servitor affettionatissimo Melchiore Guilandino
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