1557-04-30 - Di Verona a li 30 Aprille 1557.
 

Molto Magnifico et Eccellente signor dotor salve etc.

Havendo io receputa una di V.S. delli 12 de lo istante a me sopra modo carissima et tanto più quanto che per essa ho inteso le nobile letione che lege al presente la Vostra Eccellentia, cosa che molto mi piace et me ne alegro grandemente et summamente ringratio V.S. avendosi dignato avisar uno vostro servitor amorevole, come io sono verso di quela. Hora potrò sperar di aver speso aviso da lei insieme qualche pianta rara, et cusì mi hofero anchor mi verso di lei faticharmi in mandarli di tute quelle cosete che per di qua mi capiterano ale mani, et tanto più voluntera il farò quanto che per sua benigna et solita cortesia Vostra Eccellentia mi avisa volermi colochar ne le sue hopere, per la qual cosa fino che viverò ne tenirò perpetuo hobligo et conoscerò quella avermi et tenermi nel numero de soi cari amici et servitori. Et per tale efeto mi hoffero andar a questo Zugnio in Monte Baldo a posta per dar principio a mandarli qualche coseta aciò quela in molti lochi mi nomini, come già mi avete promesso: so quela non mi mancharà avendomi dato parola. Hora mi mancha che fabisogno che V.S. avisi in Venetia a quel vostro amico messer Vincenzo Valgrisi, a Erasmo, che subito che li zonzerà li gazi che li spedischa subito, perché altrimenti le chose si putrefarano et butaremo via il tempo et le fatiche perché non conosco altro mezo a mandar piante che mandarle in schatole cum della terra legate; in uno zorno et mezo le andarà da Verona in Venetia, da Venetia in Bologna non so quando starà. Vi prego a chalcular bene il tuto, et immediate darmi aviso quando et come ho da hoperar che tanto farò, perché volendo mandar per altre strade, come abii qualche cosa non avarò poi messo a tal che non so come si farà. Hora hoperate sì con quel librar che subito mandi, che credo venendo in sei giorni da Verona, a Venetia et Bologna che si potrà haver le cose. Al proposito delli semi si farà come si vorà. Hora credo che la V.E. mi abii inteso circha a questo, però dareti aviso quanto più presto; et fra tanto quela si conservi sano et mi (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, III, cc. 34r.-34v.; CERMENATI 1908, pp. 104-106.

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