1558-03-08 - Di Verona, a li 8 Marzo 1558
 

Eccellente signor mio

A li giorni pasati mandai alcune mie a la Vostra Exellentia insieme il ritrato del geranio della seconda spexe di Dioscoride: non ho mai auto alcuno aviso. Hora mandovi una pianta di certa sorte di viole molto bele et rare, quale vien grande et fa le viole dopo le altre solite nostre; al tempo mandarovi del seme, aciò ne posiate aver in gran copia. Quanto al non rispondermi, vi ho per iscusato rispeto ali gran negotii che so che avete ne le letture et nel componer; a me bastami che mi amate et vogliate bene al solito, et che ne le opere vostre mi colochate in uno cantoncino come quelo che ami et abii a memoria li veri amici, benché messer Zuan Batista di Ferari nostro veronese et vostro scolaro mi ha dato di ciò bona speranza cum avermi detto che ha sentuto la Vostra Eccellentia avermi nominato non per meriti miei, ma sol per bona gratia vostra, ala cui tengo in perpetuo obligo et pregovi a comandarmi se per la Vostra Eccellentia vaglio et poso per di qua. A questo anno sum per andar su li monti di Bresana: non mancharò, capitandomi ale mani cosa per lei, d'inviarlo potendo aver mesi. Mando anchora a quela una pianta di una sorte aconito pardalianche stato mandatomi: lo vedereti et direti il parer vostro, fa due o tre folie, la similitudine la vedereti, la radice ha la similitudine di una coda di scorpion, biancha, lustra, a me non despiace considerandola bene, pur mi rimeto al savio judicio di quela. Poi pregovi guardarvi et aver custodia della vita vostra, et pensar che si more tolendovi il tutto. Per spaso, non restarò dirvi della morte del nostro Rota bolognese, cosa molto dispiacevole a noi tutti. Certo mi parea gentilissima persona et di bona riuscita, hora patientia. Certissimo non li è stato manchato di niente in la casa del detto messer Juan Batista et certo ha fato assai assai sì nel farli veder medici, come ogni altra cosa, et poi nel obito suo accompagnato da tutto il nostro Collegio de medici honoratamente. Per non tediarvi fo fine et me vi raccomando et offero. Cristo vi salvi. Di Verona, a li 8 Marzo 1558. Servitor di V.S.

Francesco spicial a la Campana (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, III, c. 38r.; CERMENATI 1908, pp. 106-107.

       Carta 38 a      

 

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