1559-11-23 - Di Verona, ali 23 Novembre 1559
 

Molto Magnifico et Eccellente Signor dotor mio sempre osservandissimo

Perché il lator presente vien a quele bande, ma non però cusì expeditamente, ma se va intertenando cusì per le cità, et è mio compadre, si dileta di simplici et la sua profesion è tale, però mi son moso voler dar aviso a quela come per la Idio gratia sto sano et mi trovo qua a' vostri comandi et piaceri, dove desidero che mi comandate. Certo credo la Vostra Eccellentia aversi in tuto et per tuto domentichato la nostra amicicia, dunque vi prego caramente darmi qualche volta aviso di voi che ciò facendo mi fareti singular gratia. Io vi porto sculpito nel core et sto cum desiderio aspettando qualche vostra opera, quale so sarà utile al mondo et di fama et gloria a voi. Dipoi mi trovo qui a' vostri comodi e comandi la Truta et Carpione sechi et conzi, ma non so come mandarli perché sono molto cose dischomode a ogniuno di portarle: però quela mi dia aviso come ho da far fare.
Voria di tutto core pregar et suplichar quela che si degnasse, come altre volte vi ho avisato, darmi aiulo ne la composition della Tiriacha et mitridate, come saria farmi avere la deschritione fate costì in Bologna cum li sucedanei, ma autentiche. Certo quela mi farà un gran favore. Se di qua poso mi per lei, quela mi comandi che son suo et a soi comandi. Ritrovandosi quela qualche bela pianta rara, quela me ne faci parte. La ne dia al lator presente che me ne mandarà a Verona.
Hora per non tediarla più in longo farò fine et a quela riverentemente li basio le mani et me li raccomando, pregandola che mi conservi ne la sua gratia et mi dia aviso qualche volta in comemoration della amicizia nostra.
Di Verona, ali 23 Novembre 1559.

Servitor di quela sempre
Francesco Calzolari spicial a la Campana

Esendo cose rare et bele come è costì in Bologna, per amor mio le farete vedere al presente qual si dileta asai et non manchara cum suo potere far che ne abii parte perché è molto amorevole" (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, III, c. 43r.; CERMENATI 1908, pp. 111-112.

       Carta 43 a      

 

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