1563-04-26 - Di Verona, ali 26 Aprille 1563.
 

Molto Magnifico et Eccellente Signor dotor mio patron osservandissimo

Per la comodità del meso mi ha parso voler salutar la Vostra Eccellentia come quelo mio caro patrone, quale amo et reverischo sempre, et sarò cusì sino a la morte; né mai son per smenticharmi la benigna et grata Vostra cortesia ne la quale mi conservareti piacendovi et insieme vi degnareti comandarmi dove sono bono che mi trovareti sempre prontissimo et parato a servirvi. Mi par stranio che zà tanto tempo non mi avete scritto: vi prego darmi qualche raguaglio di voi, che ciò facendo conoscerò quela avermi conservato fino ora ne la sua bona gratia. A la quale molto mi raccomando, pregandola la si degni farmi aver una pianta di ditamo di Candia, se possibile sia di averlo.
Zà alquanti zorni morse il nostro messer Zuan Batista Ferari medico, vostro amico, la cui anima abii requie. Altro vi è da novo salvo che son sempre vostro tuto et cusì me vi raccomando. Vi prego avisar qualche volta di voi.
Di Verona, ali 26 Aprille 1563.

Per servirvi prontissimo sempre

Francesco Calzolari spicial
a la Campana.

Mi è stato deto come la Vostra Eccellentia a scrive l'opera sua sopra le piante che mi sarà carissima. Se io posso per lei la mi comandi" (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, III, c. 48r.; CERMENATI 1908, p. 116.

       Carta 48 a      

 

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