1572-01-29 - Di Verona, ali 29 Gennaio 1572.
 

Eccellentissimo et Illustrissimo mio Signor honorato

Ebi la vostra de dì 18 Genaro corente insieme quella dell'Eccellente signor Marcantonio cum quella diritiva al nostro reverendissimo Vescovo, et anche quella del nostro messer Ipolito Geniforte Della Serena (1) mantoano, al quale ora rispondo ; et mi è stata carissima aciò abi conosciuto che invero l'amo, né son di natura se non a amar et onorar li virtuoxi, et massime di questa proffessione. Tutto ebi dal Valgrisio, né cascha per l'avenire condanate le letere perché per tal strada venirà sempre sicure et fedelmente, et questo vi sia per aviso. Sperava goder l'Eccellente messer Marcantonio, ma vedo che ha mutata oppinione. Io dirò patientia, mi piace facia quello vuelli li soi mazori et chi li pol far del bene.
Ringratio Vostra Eccellentia cordialmente dell'ufficio fato cum messer Hipolito, et in fatto l'amo et desidero farli servitio, ma li invidioxi maligni cercha sempre meter tra galantomeni zanze et fiabe, et far nascer controversie, ma alfine vien conosciuti.
Piaquemi che sia messo a li studii et massime soto la Vostra Eccellentia, che non potrà se non imparar cose rare et onorate. Dio li dia felice studio. Starò expetando che l'uno et l'altro speso mi avisa qualche cosa. Sino ora son stato travaliato per aver maridata mia filiolla honoratamente cum 1500 ducati a satisfacion di tuti mei amici et parenti; et pur ora siamo su le noce a tal che molte cose mi sono andate sopraman, però abiatime per iscusato. (2)


(1) nota: La lettera a Ippolito Della Serena, indirizzata ad Aldrovandi, è infatti in BUB, ms. 382, III, cc. 65r.-66r.
(2) nota: BUB, ms. 382, III, cc. 64r.-64v.; CERMENATI 1908, pp. 129-130.

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