1554-08-19 - Di Verona, li 19 Agosto 1554
 

Eccellente signor Ulisse patron salve

Per altre mie ho resso infinite gratie a la Vostra Eccellentia della dolce cortesia usata da Vostra Eccellentia verso de mi, per la quale vi restarò in perpetuo obligo, et priegovi cum tutto il core a comandarmi se sono bono per di qua di qualche cosa senza rispeto alcuno, che altro non desidero che farvi a piacer. Non restarò dal canto mio ogni comodo di potervi avisar qualche cosa che non vi tedia, sempre ciò in racordarvi che vi degnati di mandarmi qualche simplice raro di queli che aveti, come saria quel ombilicus veneris vero di Dioscoride et altri che sian rari come so che si ha la Vostra Eccellentia, per non tediarvi che non starò a nominarli. Et però vi lasarò questo carico et se parese a la Vostra Eccellentia che vi fuse presuntuoxo quela mi perdoni, questo chausa la Vostra gentileza et la grata vostra compagnia che me aveti fata. Il Signor Conte molto se vi raccomanda et messer Paulo, messer Aluise non è anchora ritornato di Milano. Non altro, basiovi le mani e me vi raccomando et offero, Cristo vi salvi. Di Verona, li 19 Agosto 1554. Tuto et cordial vostro servitor amorevole.
Francesco Calzolari spicial a la Campana
in Verona in piaza

Post scriptum. Se si potese aver del aster atico verde per piantar l'averia molto a charo, et cusì dello Eupatorio di Mesue, quali sono beli simpici; aria a charo conoser il Teuchrio. Volendomi mandar qualche radice o semi o altro per Venetia Vostra Eccellentia li potrà drizar in Venetia a la spiciaria della Pigna in man di messer Pierantonio Danzo che meli mandarà subito, metendoli in qualhe schatoleta cum della terra. Non altro et iterum vale (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, III, c. 27r.; CERMENATI 1908, p. 93.

       Carta 27 a      

 

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