1555-11-05 - Di Verona, a li 5 novembre 1555.
 

Molto magnifico signor mio colendissimo

Perché mi pareria grande vilania la mia avisar a lo Eccellente messer Lucha Ghino vostro et mio honorando patron che non tolese la penna in man et avisar la vostra Eccellentia, a la quale tengo perpetuo obligo come fui et sarò sempre suo servitore purchè quela si degni comandarmi, et ciò facendo mi farete singularissimo apiacer. Et perché in tuto quela non si scorda di mi, quela almen cum sue mi fatia participe del ben star suo ricordandosi che son qua al suo servitio, tal quale mi trovo. Il signor Conte vi saluta et così messer Paulo. Non mi ho però scordato come già quella mi avisò che li mandasi qualche coseta delle cose di Padoa: non mancharò et farò, in secreto spero satisfarvi uno giorno a voi et messer Lucha, ali quali tengo obligo perpetuo. Ho in posta volervi far aver una pianta di radice idea et altre cose. Credo che quela si ricorda che zà li avisai di voler cum suo mezo aquistar amicicia, o almen una litera dalo Eccellente Matioli, et quela se ben mi ricordo mi avisò le dovesi inviar una mia che li avaresti in una vostra fato aver recapito, qual cosa desidero sumamente farmeli servitore per farli fama di qua immortale sì in meter in luce le sue compositione come il simile fa il mio carissimo et come padre honorando messer Giulio Moderato spicial a l'Agnus Dei in Rimini. Ma di ciò non poso riuscir senza l'aiuto di la vostra Eccellentia, la quale so di certo che quela farà il tuto per farmeli servitore, sì che, dolcissimo patron, quela si degni darmi aviso come ho da far et che strada debo tenir, che tanto farò; non mi partirò dal vostro volere che so quel operarà il tuto, offerendovi l'unite erbe et ciò mi trovo a beneficio et comodo per lei. Et di questo parendovi conferirlo cum lo Eccellente messer Lucha, fati voi a la giornata, poi conferiremo insieme del tuto, et di simplici, come di qua si governa questi nostri simplicisti. Non altro, umilmente basiovi le mani et me vi raccomando et offero. Cristo felice vi conservi.
Di Verona, a li 5 novembre 1555.

Il vostro cordial servitore
Francesco Calzolari spicial a la Campana.

Vi prego a darmi aviso di che libri mi posso prevaler che trata de simplici, et come è pasato in Bologna circha a li succedanei della tiriacha (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, III, c. 33r.; CERMENATI 1908, pp. 102-103.

       Carta 33 a      

 

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