1571-12-25 - Di Verona ali 25 Dicembre 1571, la note di Nadalle.
 

Eccellentissimo et Illustrissimo mio Signor honorandissimo

Fino hora son stato travagliato per il Nadale nelle nostre faccende, però adesso potrò pur alquanto respirare che vi prometo star su la pratica di farvi havere cose rare. Et io in persona voglio andar su per questi nostri monti a posta perché in fato vi si trova cose rare. Pocho fa che è stato trovato un ligador tuto intiero, over lucertone, cosa rarissima, stimato 25 scudi; sì che non avete per l'avenire da dubitarvi che io non me seda et procuri per voi. Però credetemelo che non son per mancharvi. Vi ho anche scritto per un'altra mia che uno mio amico ha dui nautili: vederò far tanto che ne abiate anchor voi, et già ho dato ordine che sia cercato et il primo sarà vostro quando da questo amico non ne potessi avere, ma spero ne avereti al sicuro.
Ho auta la vostra qual mi scriveti insieme cum quella del gentilissimo et honorandissimo messer Gioan Francesco Budi da Cesena tuto vostro, et vedo piliavate fastidio del testimonio fatomi il qualle in quel tempo di poco avea auto; et mi è molto carissimo venendo da Vostra Signoria per esser uno de' principali in questa proffesione medicinale, et ve ne rendo mille et mille grazie cum farvi promissione di rendervi la pariglia cum grossa usura in tal cosa che so vi sarà cara nel vostro studio mille scudi, et state a vedere quel che saperà far il Calzolari per l'Eccellentissimo Androvaldi suo signore. Et dico non passarà molto.
Quanto a quel pane petrifficato in man del Reverendissimo monsignor prevosto Della Torre, credo saria frustatorio il tentar cosa alcuna cum lorri perché sono in man di grand'omeni et che ha desiderio di aver anche lorri cose grandi et rare per finir quel suo studio. (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, III, cc. 62r.-63v.; CERMENATI 1908, pp. 127-129.

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