1568-10-04 - Di Adri li 4 Ottobre 1568.
 

Molto Magnifico et Eccellente Signor mio honorato

Merito biasmo, di mal creato, appresso V.S., poiché già tanti giorni sono che Annibal mio nepote sta al suo servitio io non gl'habbi mai indrizate mie, a lei in particular, come hora facio. Non son già però restato di cometer in scritte le mie ad Annibal diretive che a lei mi facia grato, et raccomandata questa dunque serà per dirgli che della molta et infinita sua cortesia qual usa verso deto mio nepote come me son certificato, non havendo con che altro per hora ricompensarla gliene rendo quelle gratie che più render gli posso, et perché le mie forze al presente non si estendono tanto là ch'io possa proveder al bisogno del vestir mio per la mia mala sorte di quest'anno, che per due volte in otto mesi l'aque ci hanno affondati et tolto afato il racolto, con dopia spesa delle semente. Prego V.S. a farmi gratia di fargli haver tanto credito che si possa vestir per quest'anno, che a Dio piacendo al prossimo racolto sodisfarò il debito mio. Non mi estendo molto in racomandarglielo et pregarla a participarlo delle sue rare virtù, essend'io certificato che di quelle gli è cortesissimo et gli mostra quell'amore che mostrar più si puote a un fidel servitore. La prego bene a farmi gratia di suo aviso se in alcuna cosa lui manca verso lei del suo debito, perché da me non se gli mancarà di monitione et d'ogni altro rimedio che si potrà. Con che gli bacio le mani et mi raccomando. Di Adri li 4 Ottobre 1568.

Di V.S. servitore
Antonio Guarnieri (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, IV, c. 369r.; un'altra lettera, inviata a Aldrovandi da Ferrara il 15.5.1569, è a c. 370r.

       Carta 369 a      

 

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