1571-03-09 - Di Adri li 9 Marzo 1571.
 

Molto Magnifico et Eccellente Signor mio osservandissimo

Le sue, con quelle di Annibale mio nepote et insieme il portatore mi sono state somamente grate, et da ogni tempo che io vedrò suo aviso et intenderò come hora che la gratia di V.S. per sua benigna cortesia continua verso lui, ne sentirò consolatione, ma di molto più mio contento seria stato veder dette sue in tempo ch'io mi fosse ritrovato modo di far parte del debito tengo con lei, per le promesse tante volte fategli con soccorer al bisogno di Annibale. Sento di ciò tanto dispiacere quanto sentir possa, et me ne sia testimonio Iddio, era mio dissegno, et anco se non hora, di animo di venir di questo mese di Maggio, se novo accidente non mi occorr, a far reverentia a V.S. et veder Annibale, ma vi vorei venir con l'animo quieto et con mia sodisfatione. Però, se per caso non mi venisse al detto tempo, mi rissolvo venirmi, al Signor Dio piacendo, per il mese di Agosto prossimo, et se del mese inanti Annibale mandarà di qui nihil exhibitor presente, non mandando io a lui prima alcuna cosa, spero rimeterglielo con più sodisfatione che in tutti che hora non facio. Et fra tanto le raccomando quanto più posso alla molto et infinita sua cortesia, partecipandola delle rare et infinite sue virtù, et offremi, con che di tutto core gli bacio le mani et mi raccomando. Di Adri li 9 Marzo 1571.

Di V.S. servitore
Antonio Guarnieri (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, IV, c. 371r.

       Carta 371 a      

 

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