1560-08-09 - Di Vineta alli 9 Agosto del '60
 

Carissimo il mio Signor Eccellente

Sempre ch’io habbia da mandarvi qualche di novo non mancherò di salutarvi. Hora vi mando uno ramo de il Cedro depinto dal Mathiolo come me richiedeti, il qualle per sorte mi son secato nel mio Giardino et non l’ho estirpato anchora né trato, forse per espetare questa ocasione al vostro bisogno. Vi mando etiam uno ramo di una pianta di Marchio battezata da lui con nome di Corchorus et non scio la caggione. Se V.S. la puol comprendere la mi darà aviso, la pregho; io ritrovo che Corchorus son l’Abagalide, et questa non ha cosa che se li convenga. Son pianta alta più di brazzi, ramosa con li fiorini suoi in stelete giali dali qualli ci viene alcuni cornetini come la potrà vedere nel ramo li mando. Espeto che produca il fiore, alcune altre piante et poi vi mandarò le mostre. Aluise bolognese è venuto et ha portato delle varietà assai, per quello ho di fora via inteso, ma lui non mi ha dato né mandato pur una foglia nonostante ch’el sapia quanto desio di veder cose nove et che io habbi fattoli haver licenza dalli Signori di posservi andare, et certo se non havessi più rispetto a me che a quello il merita il farei andare alle forche come il merita; ma alla fine il danno serà il suo. Nel resto poi sempre son di Vostra Eccellenza et la si degni a comandarmi; non restarò, abenché superfluo, in racomandargli de semi secondo la mi scrive.

Di Vineta alli 9 Agosto del '60

Di V.S. Eccellente
Pietro Antonio Michiel (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, I, c. 190r.; DE TONI 1908, pp. 56-57.

       Carta 190 a      

 

Indietro