1560-09-13 - Di Vinetia alli 13 Settembre del '60
 

Carissimo il mio Signor Eccellente

Per essere stato di fora ho ritardato in rispondergli fin hora. In quanto al Cedro Licio del Mathiolo io non l’ho mai veduto come neanche lui, et l’ha depinto per reporti di aviso; ho fato diligenza in haverne, ma fin hora non son servito, ma per l’avenire farò maggior istanza ad istanza di V.S.. Circa al Corcorus di Marchio io ne ho una sol pianta et mal viva, né non ardisco cavarle per vederli la radice ma multiplicandola, overo se si muore la vedrò et darovi aviso, et molto mi haveti consolato in questo lume che di lei mi havete dato. Il suo gusto è acetosetto con una certa pinguedine in essa foglia, ma non son punto amare. Vi mando due foglie di una pianta mandatami per il ditto Marchio, con nome di Bamia, et non scio quello che con 'sto nome si vogli inferire. Se V.S. saprà qual cosa con la sua solita gentilezza mi darà aviso. La pianta son di radice di coda che si profunda et inutile dalla qualle procede uno fusto grosso dui polizi et alto come huomo, rotondo et aspero, fornito con intervallo di fallate frondi, di forma come V.S. vedrà, di gusto che trale pocha acetosità, sono grasseti suoi fiori nel sommo di essa pianta et se dimostrano tam pocho che apena si crede la fazzi fior, pur da quello li viene un frutto grosso come picol noce et segnato per longho di segni in sonde con il suo seme dentro. Mi son anche nate alcune piante di aspalato con il fusto rosso et le foglie di cece che altre volte l’ho hauto et dipinto, et penso anche haverlo dimostro a Vostra Eccellenza; se la non ne ha, io ne mandarò, et sempre di ogni cosa nova che haverò non mancherò in participare. Espetto, a Dio piacendo, il mio maggior fiol di Cypri con delle piante assai per li hamici. Ho rezeputo oltra delle piante di Muse et anche diversità di uccelli rari di qui: non mancharò in darvi aviso. Non restarò di raccordarvi di quello sapete che molto desio, et apresso li dico che molto desio il piretro del Mathiolo et l’Aconito azuro dalle Corvare, oltra le piante la sa che molto desio, restandoli sempre suo et fedele.

Di Vinetia alli 13 Settembre del '60

Di V.S. Eccellente
Pietro Antonio Michiel (1)


(1) nota: BUB, ms. 382, I, c. 191r.; DE TONI 1908, pp. 57-58.

       Carta 191 a      

 

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